giovedì 14 aprile 2011

Memorie di una geisha

Memorie di una geisha é un film statunitense diretto da Rob Marshall, un adattamento del romanzo Memorie di una geisha (scritto da Arthur Golden), prodotto dalla Amblin Entertainment di Steven Spielberg, che ha vinto tre Academy Award nel 2006. Venne proiettato in pubblico negli Stati Uniti il 9 dicembre del 2005 dal consorzio composto da Columbia Pictures, DreamWorks e Spyglass Entertainment. Il suo budget di produzione é stato di 85 milioni di dollari.

Non é un tradizionale film giapponese, lento, cupo e dal finale tragico, ma ha il ritmo serrato della regia di Rob Marshall, e poi il "tocco magico" della Amblin (le fiabe filmate da Spielberg) infatti si conclude con un lieto fine (o quasi). Il tutto é corredato da costumi, musiche, scenografia, fotografia e montaggio di alto livello

Presenta come stelle Zhang Ziyi, Ken Watanabe, Gong Li, Michelle Yeoh, Youki Kudoh, e Suzuka Ohgo. (In effetti soltanto Kudoh, Ohgo e Watanabe sono giapponesi, mentre Zhang e Gong sono cittadine cinesi, e Yeoh è una malese di origine cinese). La giovane Ohgo recita il ruolo della piccola Chiyo (che nel film successivamente sarebbe diventata la maiko Sayuri). Il film é stato filmato nel sud della California ed in alcuni luoghi di Kyōto, tra questi il tempio Kiyomizu-dera ed il monastero di Fushimi Inari-taisha.

In Giappone il film é stato lanciato con il titolo "SAYURI".

Il rilascio su home DVD, distribuito dalla Sony Pictures é stato il 28 marzo del 2006.

Trama



È l'anno 1929 in Giappone. All'inizio del film, la piccola Chiyo Sakamoto, di nove anni e la sorella più grande Satsu Sakamoto vengono vendute dal padre e dalla madre gravemente inferma ad un intermediario, un certo Tanaka. Satsu viene venduta ad un bordello e Chiyo viene venduta alla Nitta okiya, una casa per geishe.
« Una storia come la mia non andrebbe mai raccontata, perché il mio mondo è tanto proibito quanto fragile, senza i suoi misteri non può soppravvivere. Di certo non ero nata per una vita da geisha, come molte cose nella mia strana vita, ci fui trasportata dalla corrente. La prima volta che seppi che mia madre stava male, fu quando mio padre ributtò in mare i pesci, quella sera sofrimmo la fame, "per capire il vuoto", Lui ci disse. Mia madre diceva sempre che mia sorella Satsu era come il legno, radicata al terreno come un albero sakura. Ma a me diceva che ero come l'acqua, l'acqua si scava la strada attravverso la pietra, e quando è intrappolata, l'acqua si crea un nuovo varco. »

(La geisha Sayuri Nitta, parlando di Chiyo Sakamoto, lei stessa da bambina)

Nella okiya, l'ancora bambina Chiyo incontra l'unica geisha in piena attività ivi presente, la estremamente bella ma crudele Hatsumomo. Conosce anche le altre tre "signorine" della casa: la "Nonna", una geisha anziana ritirata, la "Madre", che é anche l'amministratrice della casa, e la "Zietta", la "sorella maggiore" della Madre, l'unica delle tre ad avere piccoli gesti gentili verso Chiyo. Come "sorellina maggiore", guida e compagna di sventure, si ritrova una ragazzina che, per il suo viso tondo e dolce, viene chiamata "Zucca". In seguito andranno assieme a scuola di danza, di musica, di cerimonia del tè e di portamento per geishe.
A causa dei suoi occhi di un azzurro straordinario (molto rari tra gli orientali) Chiyo ha un grande potenziale come geisha, ma Hatsumomo non può tollerare rivali, ed utilizza il suo status di geisha principale dell'okiya per maltrattare Chiyo. Un giorno, Hatsumomo dice a Chiyo che sua sorella Satsu era venuta per cercarla, ma Chiyo deve promettere di servirla in tutto e per tutto, per ottenere informazioni sul suo indirizzo. Dopo essere stata obbligata a rovinare un kimono rubato alla geisha Mameha, acerrima rivale di Hatsumoto - e per questo essere stata scoperta e punita con estrema severità come l'unica colpevole -, Chiyo riesce a scoprire dove si trova Satsu, e fanno piani per fuggire assieme, ma Chiyo cade rovinosamente da tetto durante il tentativo di fuga, ed ha bisogno di cure mediche e di una degenza forzata nell'okiya. La "Madre" punisce severamente Chiyo, degradandola dalla condizione di "maiko" (studentessa delle arti della geisha) a quella di una umile serva destinata alle prestazioni più degradanti.



L'incontro con il "Direttore Generale"


Un incontro casuale su un ponte, tra la giovane bambina Chiyo ed un uomo beneducato ed elegante, ma dolce e disinteressato che in un lontano futuro saprà essere il "Direttore Generale" di una grande industria di Osaka, cambia la vita di Chiyo per sempre. Chiyo intuisce e desidera ardentemente che il suo destino sia quello di diventare una geisha, per servire il gentilissimo direttore generale.

Il suo sogno comincia a tramutarsi in realtà quando (molto tempo dopo) la stessa Mameha (apparentemente senza alcuna motivazione) visita la okiya per discutere della possibilità di addestrare Chiyo per essere una geisha. Presto, Chiyo diventa la "sorellina" di Mameha ed anche la sua protetta, e con rapidità soprendente comincia a diventare quel che sempre aveva voluto diventare: una geisha in formazione (maiko). Con una cerimonia particolare gli viene conferito il suo nuovo nome: Sayuri.

Come primi lavori, Mameha le propone di intrattenere con le sue arti e conversazione l'industriale Nobu Toshikazu, che ha come principale assistente il "Direttore Generale", il quale affascina Sayuri, e da cui segretamente vorrebbe stare il più vicino possibile. Invece, é costretta soltanto a fugaci incontri formali col "Direttore", dal momento che viene assegnata all'industriale. Sviluppano un'amicizia sincera ed un'affezione reciproca, ma Sayuri ancora ama il "Direttore Generale". Mameha, dotta nelle arti della seduzione, le consiglia di rimanere molto vicina a Nobu per confondere Hatsumomo e mandare a monte i suoi progetti per danneggiarla. Improvvisamente, il successo crescente di Sayuri porta la "Madre" a dichiararla "figlia prediletta", nonché futura amministratrice della proprietà della okiya, soppiantando sia Hatsumomo che Zucca.

Un altro uomo irrompe nella vita di Sayuri: il dottor "Granchio", che diventa il principale offerente nell'asta del suo mizuage. A quei tempi, Sayuri diventa la geisha più celebre in tutta Gion, e Hatsumomo non può fare altro se non sentirsi gelosa. Quando Sayuri scopre che Hatsumomo sta nella sua stanza, giocando col fazzoletto donatogli molti anni prima dal "Direttore Generale", si scatena una lotta, e la stanza di Sayuri brucia per l'accidentale caduta a terra di una lampada. Mentre l'intera okiya si affretta a tentare di spegnere l'incendio e mettere in salvo i preziosissimi kimono di proprietà della casa per le sue geishe, Hatsumono in un impeto di follia tenta di far bruciare l'intero edificio, gettando a terra tutte le altre lampade a olio. Successivamente, domato comunque l'incendio, la reputazione di Hatsumomo rimane totalmente distrutta, viene scacciata dalla "Madre" e lascia la okiya per sempre.


La seconda guerra mondiale interrompe la sua carriera


La nuova posizione di Sayuri come tenutaria della Nitta okiya e come la geisha più famosa di Gion, tuttavia, durerà poco. La seconda guerra mondiale cambierà le vite delle geishe per sempre. Sotto consiglio del "Direttore Generale" emigra in campagna, riuscendo così a sfuggire ai bombardamenti o alla deportazione come infermiera o prostituta d'alto bordo per ufficiali. La lussuosa vita di Sayuri si tramuta in una vita di stenti, nell'oscurità della campagna profonda, ridotta al ruolo di contadina, ma alla fine si reincontrerà con l'industriale Nobu, in rovina, che porta nelle tasche delle pietre annerite, ultimo residuo delle sue fiorenti industrie. Assieme, trovano il coraggio di tornare a Gion, dove Sayuri riuscirà a rimediare qualche kimono, e ridiventerà la parvenza della geisha che era una volta. Reincontra di nuovo "Zucca", ora completamente americanizzata e ridotta al ruolo di meretrice per gli ufficiali statunitensi. Rivede il "Direttore Generale" che assieme a Nobu cerca di ottenere finanziamenti statunitensi per ricostruire le loro industrie. E gli si prospetta velatamente di intrattenere in modo imprecisato il colonnello Derricks per raggiungere lo scopo (Invece nel libro, Sayuri incontrava il Ministro giapponese Sato). Su un'isola, in privato, Nobu finalmente confessa a Sayuri che vorrebbe diventare il suo danna - il mecenate, l'uomo che paga per ogni bisogno di una geisha. Nonostante tutto, Sayuri ancora nutre sentimenti di amore per il Direttore Generale, ed orchestra una messinscena per rendersi indesiderabile agli occhi di Nobu. Chiede allora a "Zucca" di portare Nobu in un luogo preciso ad un orario stabilito: questo per permettergli di sorprendere Sayuri e il colonnello Derricks impegnati in atteggiamenti intimi. Invece, "Zucca", in uno slancio vendicativo, porterà ad assistere all'incontro nientemeno che il Direttore Generale.

Quando Sayuri, sconvolta, le chiede perché non avesse portato Nobu, e se si rendesse conto del danno enorme che le ha fatto, "Zucca" risponde che "Lei gli aveva portato via l'unica cosa che davvero avesse desiderato" (ovvero l'essere nominata "figlia prediletta" della Nitta okiya), e che "ora la stava ripagando per il fatto". Quando l'industriale Nobu viene a conoscenza della tresca, non perdonerà, né vorrà più vedere, Sayuri.


Finalmente Sayuri Nitta trova un danna

Successivamente senza che sia stato fatto alcun nome arriva alla Nitta okiya un biglietto dove si legge che un danna ha deciso di scegliere Sayuri e di riscattare l'intero suo debito, fissando un appuntamento in un gazebo di un parco lungo il fiume. Sayuri, andando all'incontro, si aspetta di trovare forse Nobu, ma quale sorpresa ed emozione la travolge quando incontra il "Direttore Generale", che le fa anche una rivelazione: lui sapeva benissimo e da tempo che Sayuri era la piccola Chiyo, nonostante Sayuri non ne fosse al corrente. Su instigazione del direttore la geisha Mameha aveva preso sotto la sua ala protettrice Chiyo. Il film finisce con Sayuri ed il "Direttore Generale" che passeggiano romanticamente lungo le rive del fiume, assaporando il primo di questi momenti di grande consapevolenza e di una perenne felicità a corrente alternata, che è sintetizzata dalla voce narrante di una Sayuri anziana, rimembrante il suo primo giorno felice, mitigato dalla consapevolezza dell'essere soltanto "una moglie a metà".
« Non si può dire al sole: più sole! O alla pioggia: meno pioggia! Per un uomo la Geisha può essere solo una moglie a metà, siamo le mogli del crepuscolo. Eppure apprendere la gentilezza dopo tanta poca gentilezza, capire che una bambina con più coraggio di quanto creda, trovi le sue preghiere esaudite, non può chiamarsi felicità? Dopotutto, queste non sono le memorie di una imperatrice, né di una regina... sono memorie di un altro tipo. »

(La geisha Sayuri Nitta, alla fine del film)


Differenze con il romanzo


* Nel romanzo la madre è frequentemente descritta come una donna dall'aspetto riprovevole, prematuramente invecchiata e imbruttita dal vizio di fiutare tabacco. Nel film invece è una donna sicuramente avanti negli anni, ma dall'aspetto ancora piacente.
* Nobu nel libro ha solo un braccio, ma non lo ha perso nel film. Il suo volto mantiene comunque la cicatrice.
* Nel libro è frequentemente riportato che le serve vivono nell'okiya insieme alle protagoniste, mentre nel film non viene mai nemmeno accennato alle serve; Chiyo/Sayuri e "Zucca" sembrano essere le uniche.
* La scena dell'incendio (la stanza di Sayuri va in fiamme dopo una zuffa tra lei e Hatsumomo) che porta alla rovina di Hatsumomo non avviene nel libro. Il romanzo rappresenta il declino di Hatsumomo come una lenta caduta a spirale che culmina con una spinta finale da parte di Mameha e Sayuri.
* Nel libro, Sayuri non getta il fazzoletto del Direttore Generale, anzi è con questo che lei infine gli rivela la sua vera identità. Nel film, il fazzoletto viene quasi bruciato quando Hatsumomo lo mette sopra una candela, determinando poi la scena dell'incendio. Dopo che "Zucca" la tradisce, Sayuri lo abbandona nel vento.
* Il crudele soprannome di Hatsumomo per Chiyo/Sayuri, "Piccola Signorina Stupida", non è usato nel film, così come il nome da geisha di "Zucca", Hatsumiyo.
* Nel libro, è Sayuri che dà a "Zucca" il suo soprannome, ma nel film la "Zietta" e la "Madre" la chiamano già in questo modo quando Sayuri arriva all'okiya.
* Nel film non è spiegato come muore la "Nonna"; viene detto che è morta quando Mameha arriva all'okiya per discutere con "Mamma" dell'istruzione di Chiyo come geisha. Nel libro, la "Nonna" è uccisa da un corto circuito di una stufa ironicamente venduta all'okiya dalla Iwamura Electric Company, che in seguito fornisce a Mameha un'opportunità per prendere contatto con Chiyo.
* I passaggi tra i vari stadi della carriera di geisha avvengono rapidamente nel film; il mizuage non significa il passaggio da maiko a geisha nel libro, mentre ciò avviene nel film - dopo il suo mizuage, quando Sayuri ritorna all'okiya, la "Madre" le dice che ora è una geisha a pieno titolo.
* Nel film si fa poca menzione della carriera di Sayuri come geisha vera e propria.
* Nel libro, Sayuri e sua sorella sono vendute dopo che Chiyo incontra Mr. Tanaka Ichiro, un uomo la cui famiglia possiede la "Japan Coastal Seafood Company". Colpito dal colore dei suoi occhi, Mr. Tanaka convince il padre di Ciyo a vendere le sue due figlie. Il film trascura questi dettagli e passa subito al momento in cui le due ragazze sono separate dalla loro famiglia all'inizio del film, nella scena notturna a Yoroido.
* Nel romanzo, l'uomo che Nobu presenta a Sayuri è un Ministro giapponese, Sato. Il Ministro Sato è sostituito dal Colonello Derricks nel film.
* Nel romanzo, non è chiaro se Mameha viene a sapere o meno del fatto che il Barone ha spogliato Sayuri, mentre è chiaramente così nel film.
* Nel romanzo, Sayuri ha in effetti due danna, anche se non contemporaneamente: il Generale Tottori e poi il Direttore Generale. Sayuri alla fine si unisce a quest'ultimo a New York, trasferendosi là definitivamente e gestendo una casa da tè mentre il Direttore Generale è spesso in viaggio. È persino accennato che Sayuri ha un figlio dal suo amato Direttore, la cui identità deve rimanere segreta per motivi d'affari.
* Nel romanzo, corre voce che Hatusmomo sia finita a fare la prostituta, mentre nel film il suo destino non è mai menzionato. L'ultima volta che la si vede è quando lascia l'okiya, dopo che Sayuri e la "Madre" hanno spento l'incendio.
* Quando cade dal tetto dell'okiya dopo aver tentato la fuga con Satsu, Chiyo non viene picchiata, al contrario del libro. La "Zietta" sta invece con lei mentre giace a letto e legge la lettera di Mr. Tanaka. Tuttavia, viene picchiata quando Hatsumomo la accusa di rubare i soldi, subito prima che la "Madre" schiaffeggi Hatsumomo per avere portato un amante nell'okiya.
* Invece della "Nonna" che usualmente si occupa delle punizioni, se ne prende carico la "Madre". Come al solito, interviene la "Zietta" e così Chiyo non viene picchiata troppo duramente.
* Quando la "Madre" e "Zietta" vengono a sapere che il kimono di Mameha è stato rovinato, la "Madre" versa un secchio d'acqua su Chiyo prima di picchiarla severamente. La "Zietta" subentra poi nella punizione così che Chiyo non debba subire il suo stesso destino. Nel romanzo, il secchio d'acqua viene versato su Chiyo durante il suo tentativo di fuga.
* Quando Sayuri deve tagliarsi per poter parlare con il dottor Granchio, lei e Mameha fanno da sole la ferita, mentre nella versione libresca, Mameha chiede aiuto alle serve e al cuoco per procurare la ferita alla gamba di Sayuri.
* Già prima che Mameha visiti la "Madre" per parlare dell'addestramento di Chiyo, "Zucca" era diventata una maiko, mentre non lo è ancora nel libro.
* Nel libro, il mizuage di Sayuri costa 11.500 Yen, ma ne costa 15.000 nel film.
* Nel libro, Chiyo/Sayuri è nata nell'anno della scimmia, ma nel film è nata nell'anno del gallo.
* Nel film, cosa che non compare invece nel libro, dopo la Seconda Guerra Mondiale, "Zucca" è già influenzata dalla cultura statunitense - beve molto sakè, parla come una statunitense e ama la musica jazz.
* Il film non si conclude con l'emigrazione di Sayuri a New York con il Direttore Generale. Il finale li mostra invece che si baciano e passeggiano insieme lungo il fiume.
* Nel romanzo, quando Hatsumomo sta cercando di far espellere Chiyo dall'okiya per furto, le mette addosso del denaro e poi sostiene che Chiyo le ha rubato la spilla del suo obi, spilla che verrà trovata nascosta molti anni dopo. Nel film non compare la spilla.
* Nel film l'uomo amato da Sayuri occupa il posto di Direttore Generale della Iwamura Electric, mentre nel libro ne è il Presidente.

Controversia sul casting

Alcune persone sono rimaste molto infastidite dal fatto che le principali figure femminili del film non siano state interpretate da attrici di nazionalità giapponese, e che in particolare il ruolo centrale sia stato ricoperto da un'attrice cinese. A differenza di queste persone, l'attrice coreana-canadese Sandra Oh ha sostenuto l'intercambiabilità tra attori di paesi Asiatici. Sulla rivista Bust Magazine di Giugno/Luglio 2005, ha difeso i suoi ruoli in quanto interprete di personaggi giapponesi (come Rick) e cinesi, sottolineando un tale comportamento da parte degli attori bianchi che interpretano personaggi europei in modo intercambiabile:
« Ralph Fiennes può interpretare un personaggio inglese, un tedesco, un polacco, un ebreo. Può interpretare chiunque, e nessuno lo mette in discussione. È un bell'uomo di aspetto caucasico. Perciò, al pubblico statunitense, l'Europa appare in questo modo. L'Europa in realtà non ha questo aspetto. Ma questa è l'immagine che è stata presentata per sessant'anni, così l'accettiamo. »

(Sandra Oh, Bust Magazine)

Roger Ebert ha sottolineato anche che il film è stato prodotto da una società di proprietà giapponese e che Gong Li e Zhang Ziyi raggiungono incassi superiori a qualunque attrice giapponese perfino nel mercato del Giappone.

In Cina, la scelta di interpreti di etnia cinese ha causato forte agitazione nella comunità internet cinese, dove molti utenti sono rimasti scontenti a causa del crescente sentimento nazionalista, specialmente perché alcuni hanno erroneamente inteso le geishe come prostitute. Una professione simile a quella della geisha esisteva nella Cina Imperiale, ed il loro lavoro era quello di intrattenere ospiti maschili con il loro talento nella musica, nel gioco del Go, nella calligrafia, nel disegno e altre arti. Comunque esse non godevano dello status riconosciuto alle geishe in Giappone. Il fraintendimento è stato esacerbato dall'uso della parola geigi 芸妓, un nome giapponese per "geisha" utilizzato nella regione del Kansai (Kyōto). Il secondo carattere 妓 può essere inteso da alcuni come "prostituta", sebbene in realtà abbia molti significati diversi.


Bandito nella Repubblica Popolare Cinese


La programmazione delle proiezioni del film, originalmente prevedeva il debutto nei cinema della Cina il 19 febbraio del 2006, ma la data per la proiezione venne prima rimandata e poi sospesa. Fonti giornalistiche, come i giornali di Shanghai Oriental Morning Post e il Shanghai Youth Daily, citarono la paura che il film fosse bandito dai censori; vi erano preoccupazioni riguardo al fatto che si risvegliasse il sentimento anti-giapponese dei cinesi, dal momento che delle famose attrici cinesi interpretavano il ruolo di geishe giapponesi in un periodo durante il quale la Manciuria era stata occupata dalle truppe giapponesi ed il resto della Cina veniva attaccato, le città costiere distrutte e le loro donne più belle deportate in Giappone per servire da schiave di lusso o da prostitute nei bordelli dell' Impero Giapponese in espansione. Il ricordo degli abusi subiti durante la guerra sino-giapponese degli anni trenta e quaranta è ancora vivo ed é alimentato dai media cinesi, con continui articoli sulla prigionia delle donne cinesi che venivano utilizzati come lavoratrici sessuali forzate per soddisfare i soldati giapponesi. Il 1 febbraio del 2006, il film venne ufficialmente bandito nei cinema della Republica Popolare Cinese , anche se molti cittadini riescono a vederlo tramite DVD piratati.


Curiosità

* Durante un viaggio a Tokyo per promuovere il film, Zhang Ziyi ha ricevuto un misterioso pacco ed una lettera, che ha scoperto esserle stati inviati da un'anziana donna giapponese che un tempo aveva lavorato come geisha. Nella sua lettera, la donna ha dichiarato che era stata toccata dalle immagini del trailer e che attendeva il film per riportare alla mente ricordi che erano cari a lei ed alle sue amiche. Dentro il pacco c'erano alcuni antichi kimono di squisita fattura. Zhang Ziyi si è commossa fino alle lacrime per questo gesto ed ha inviato alla donna un invito per la prima giapponese del film. [5]
* La scena in cui Hatsumomo strappa dal muro un poster di Sayuri rispecchia la scena di apertura di Chicago, dove il personaggio di Catherine Zeta-Jones fa esattamente la stessa cosa. Rob Marshall ha diretto entrambi i film.
* Zhang Ziyi (Sayuri) e Michelle Yeoh (Mameha) avevano già recitato insieme in La tigre e il dragone.
* Suzuka Ohgo (Chiyo da piccola) aveva precedentemente lavorato con Ken Watanabe (il Direttore Generale) in un film in lingua giapponese in cui quest'ultimo interpretava suo padre, e Watanabe ha raccomandato Ohgo a Rob Marshall.

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