giovedì 14 aprile 2011

Schindler's List

« Chiunque salva una vita, salva il mondo intero. »

(Verso del Talmud citato nel film)

Schindler's List è un film del 1993 diretto da Steven Spielberg.

Il film è ispirato al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally, basato sulla vera storia di Oskar Schindler.

Grazie a questa pellicola, nel 1993 Spielberg raggiunse la sua ambita consacrazione come regista, vincendo l'Oscar per la "miglior regia" e il "miglior film". Il film è stato girato interamente in bianco e nero, fatta eccezione per la scena iniziale (in cui si vede una candela spegnersi), la bambina dal cappotto rosso (durante il film) e per la scena finale del film, in cui i sopravvissuti ancora in vita e i discendenti degli ebrei salvati da Oskar Schindler gli rendono omaggio posando ciascuno un sasso sulla sua sua tomba. Finale con un significato simbolico ed emozionale. Nel 2004 il film è stato scelto dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per essere preservato nel National Film Registry.


Trama


« È questa la faccia di un ratto?
Sono questi gli occhi di un ratto?
Non ha occhi un ebreo? »

(Amon Göth, rivolgendosi a Helen Hirsch)

Oskar Schindler (Liam Neeson), industriale tedesco di origine morava, arriva a Cracovia nel 1939, poco dopo che la vasta comunità ebraica è stata costretta al ghetto. Schindler riesce a farsi assegnare molti ebrei, sfruttandoli come manodopera in una fabbrica di pentole. Colpito dalla ferocia della persecuzione razziale nazista, l'industriale decide di sfruttare la sua posizione per farsi assegnare ancora altri operai, questa volta, però, per salvarli. Grazie all'aiuto del suo contabile Itzhak Stern (Ben Kingsley), anche lui ebreo, sfrutta le sue industrie come copertura per salvare e proteggere i "suoi" ebrei. Alla fine della guerra, Schindler è ormai ridotto in miseria, per aver speso tutti i suoi averi per corrompere i militari e per "acquistare" gli operai, ed è costretto alla fuga all'estero. Grazie a lui, più di mille ebrei sopravviveranno all'Olocausto.



Titolo e interpretazioni

Il motto-simbolo del film: Colui che salva una sola vita salva il mondo intero viene ripreso precisamente dal Talmud Babilonese, trattato Sanhedrin, 37a. Nel testo viene discussa la liceità della pena capitale e il testo afferma:
« For this reason was man created alone, to teach thee that whosoever destroys a single soul of Israel, Scripture imputes [guilt] to him as though he had destroyed a complete world; and whosoever preserves a single soul of Israel, Scruipture ascribes [merit] to him as though he had preserved a complete world »

(Traduzione inglese Soncino)
« Per questa ragione l'uomo fu creato solo, per insegnarti che chiunque distrugge una singola anima di Israele, La Scrittura gli imputa [la colpa] come se avesse distrutto un mondo intero; e chiunque preserva una singola anima di Israele, la Scrittura gli ascrive [il merito] come se avesse preservato un mondo intero »


Il riferimento all'"anima di un israelita" (assente in alcuni manoscritti che riportano semplicemente "l'anima di un uomo") va compresa nel contesto come una discussione sulla liceità di un tribunale in terra di Israele di giudicare israeliti e non come una limitazione alla portata etica di questo motto.

Questo film è tratto da un libro con lo stesso titolo di Thomas Keneally. Nella edizione originale inglese, in terza pagina, si legge: "Novel. This book is a work of fiction. Names, characters, places and incidents are either products of the author's imagination or are used fictiously. Any resemblance to actual events or locals or persons, living or dead, is entirely coincidential". La frase indica che si tratta di un romanzo, e non di una biografia ufficiale. Non mette in discussione la verità dei fatti da cui il romanzo prende spunto, ma solo il modo in cui sono narrati.

http://it.wikipedia.org/wiki/Schindler%27s_List

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